“Obbligo o verità” Recensione. No Spoiler.

“Obbligo o verità” (“Thruth or Dare”,  Jeff Wadlow, 2018) Recensione

Premetto che ho guardato il film senza leggere alcuna recensione prima e senza leggere la trama. L’ho guardato di notte, in solitudine, al buio, con le cuffie per creare più pathos. Voglia arrivare dritto al punto, il film mi ha deluso moltissimo. Non nego che sia un po’ inquietante, ma nulla di più. L’idea è carina, un gioco che viene posseduto da un demonio e che uccide chi non rispecchia le regole del gioco. Questa morte inevitabile, però, non può far altro che ricordarci film come Final Destination, dove la morte è la via di fuga stessa, ma procediamo con ordine.
L’inizio del film promette bene, un inizio in
medias res che comunque ci anticipa, senza svelare più di tanto, quella che è l’impostazione del film. L’effetto caratteristico utilizzato nel viso di chi viene “posseduto” dal demonio è la caratteristica principale del film (anche se a dire il vero non è molto originale) e scatena un suo effetto suggestivo, ma poi quell’euforia scompare, col passare dei minuti ci si abitua a quel volto e perde il suo velo inquietante. Dopo però le prime scene, il film diventa piatto, lungo, banale. Minuti interi in cui non accade nulla, o comunque nulla di importante al fine dello svolgimento della trama. In cui non capisci dove sia il fattore “horror” e ti chiedi per quanto tempo bisogna portarla alle lunghe, mentre le parti più interessanti durano pochi secondi.

A metà film però cambia tutto e diventa tutto troppo, estremamente, veloce. Non solo viene ignorata la personalità, il pensiero, l’emozione dei personaggi; ma la storia in generale viene accennata in modo sbrigativo, poco chiaro e molto inverosimilmente. Potevano concentrarsi di più sugli aspetti del gioco, sulla sua origine. Invece è spiegato in modo banale e, nonostante ciò, risulta poco chiaro. Talmente poco che pure il finale è strano. Poco chiaro. Tutto trattato con superficialità. In pochi minuti di film si capisce l’origine, lo svolgimento e la fine del gioco; nonostante (senza fare spoiler) il regista prova ad inserire l’effetto sorpresa.
Temi importanti abbandonati a sé stessi, temi che avrebbero dato un tocco in più alla pellicola, che l’avrebbero fatta diventare sicuramente più introspettiva (e forse negli horror è poco apprezzato), ma avrebbe potuto accentuare le emozioni che ogni personaggio – e lo spettatore che si immedesima – avrebbe provato. Temi come il problema dell’alcol, l’omosessualità (avvertita come disagio), il trauma dovuto al suicidio di un genitore, i problemi di cuore adolescenziali, esperienze di violenza fisica… insomma, tante idee non sfruttate, tante occasioni perse.
Cast mediocre, regia non ottima. Nulla che ti faccia venir voglia di riguardarlo più di una volta. Nonostante ciò, è comunque un film da vedere almeno una volta nella vita, magari con amici per poi passare qualche oretta a giocare ad obbligo o verità e rendere completo questo film superficiale.


Voto: 5,5


— Apollo.

3 risposte a "“Obbligo o verità” Recensione. No Spoiler."

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      1. Ottima decisione! Lo trovi su Youtube, completo e in italiano. Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione.
        Colgo l’occasione per darti anche un altro consiglio, lo stesso che do a tutti i bloggers emergenti: commenta a tutto spiano sugli altri blog. E’ il modo migliore per farsi conoscere in giro, e cominciare a formarsi lentamente un proprio pubblico. Grazie a te per la risposta, e buona Domenica! 🙂

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